Una visualizzazione grafica dei flussi di migrazione nel mondo: peoplemovin.
La valigia
Articoli e riflessioni sui temi dell’immigrazione
Berlusconi e Maroni alleati con i dittatori africani
di Fulvio Vassallo, pubblicato su terrelibere.org
Roberto Malini di Everyone ha denunciato che il 3 febbraio scorso le autorità italiane hanno deportato ad Algeri 16 profughi algerini che erano sbarcati nei giorni scorsi sulle coste della Sardegna. Gli algerini sono stati identificati presso la Direzione Centrale dell`Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, in collaborazione con l`Ambasciata di Algeria in Italia. Non risulta che abbiano avuto facoltà di sottoporre al governo italiano richiesta di protezione umanitaria o asilo politico.
Altri luoghi comuni
Anche gli amici del Naga vanno a caccia di “luoghi comuni” e lo fanno con queste interviste realizzate in giro per Milano.
http://www.youtube.com/watch?v=2KW8vSkxDcw
Lo sgombero di un campo rom
Gli sgomberi dei campi rom sono da tempo una triste tradizione della cronaca milanese. Pubblichiamo una testimonianza di Basilio Buffoni, socio Todo Cambia, che ha partecipato allo sgombero del campo di Redecesio avvenuto il 22 ottobre scorso.
Ho partecipato per la prima volta allo sgombero di un “campo rom”. Quello di Redecesio, comune di Segrate, a poche centinaia di metri da via Rubattino, il luogo di provenienza di tutti gli sgomberati di oggi. E probabilmente lo sgombero più noto e più drammatico.
Ci sono finito per caso; rimasto a casa fino a più tardi del solito, ricevo un sms e poi una telefonata da una delle maestre che hanno bimbi rom in classe; avendo a disposizione un furgone più spazioso di molte altre auto, mi sembra ragionevole che mi chiedano una mano per spostare un po’ di suppellettili e vestiti dal campo sgomberato a qualche altro posto. Non ho impegni di lavoro impellenti, e vado.
Vietare il burqa? Non basta un sì o un no
di Floriana Lipparini, Associazione Università Migrante
La questione del burqa, secondo me, rappresenta da tempo una sorta di tabù per le donne di sinistra e per le femministe non solo italiane ma europee, e in questo vuoto hanno sicuramente prosperato posizioni finto-femministe di destra.
Confrontarsi con tale spinoso argomento non è solo una questione di costume o “di costumi”, ma significa in realtà dover affrontare temi ciclopici quali la libertà di coscienza, il relativismo culturale, la misoginia delle religioni e naturalmente i diritti e le libertà delle donne.